DENOMINAZIONE: Sicilia Doc Bianco
UVE: Lucido (sinonimo di Catarratto), varietà prevalente; il blend si completa con altri vitigni autoctoni ed internazionali.
ZONA DI PRODUZIONE: Sicilia sud-occidentale, Tenuta di Contessa Entellina e territori limitrofi.
TERRENI E CLIMA: altitudine da 200 a 400 m s.l.m.; orografia collinare; suoli franco-argillosi a reazione sub-alcalina (pH da 7,5 a 7,9) ricchi in elementi nutritivi (potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese, zinco) e calcare totale da 20 a 35%). Inverni miti; estati asciutte e ventilate con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.
VIGNETO: allevamento a controspalliera con potatura a cordone speronato, lasciando da 6 a 10 gemme per pianta. Densità di 4.500 - 6.000 piante/ettaro, con rese di 80-90 q.li/ha.
ANNATA: a Contessa Entellina nel cuore della Sicilia occidentale l’annata 2020 è stata meno piovosa, con 437 mm di pioggia rispetto alla media di 647 mm*. Buona parte delle precipitazioni si sono avute in inverno e primavera, mentre l'estate è stata abbastanza asciutta. L’accurata gestione delle pratiche agronomiche, dalla potatura ai diradamenti fino alla scelta dei diversi momenti di raccolta, ha permesso di avere uve perfettamente sane e ben mature dando vita a vini bianchi di buona intensità aromatica e di ottima struttura acida.* I dati pluviometrici sono rilavati dal SIAS, Servizio Agrometeorologico Siciliano; si considerano le precipitazioni registrate dall'1 ottobre al 30 settembre dell'anno successivo; la media è calcolata a partire dalla vendemmia 2003.
VENDEMMIA: il Lucido (Catarratto) - varietà prevalente nel blend - è stato raccolto nella prima decade di settembre.
VINIFICAZIONE: fermentazione in acciaio alla temperatura di 14-16°C. Affinamento in vasca per due mesi e poi almeno due mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.
DATI ANALITICI: alcol 12,54 %vol. - acidità totale 5,90 g/l - pH 3,31.
NOTE DI DEGUSTAZIONE: Anthìlia 2020 si presenta di un colore giallo paglierino. Al naso offre un bouquet fresco e fragrante con note di frutta a polpa bianca (pesca) unite a sentori di fiori di campo. In bocca ritroviamo la nota fruttata evidente, rinfrescata da una piacevole sapidità. Stupisce in chiusura con una buona persistenza.
LONGEVITA’: da godere nell’arco di 3 anni.
CIBO&VINO: perfetto con antipasti vari, con crudi e fritture di pesce, e sformati di verdure; da provare anche con formaggio freschi e carni bianche. Servirlo in calici di media ampiezza e media altezza; può essere stappato al momento, ottimo a 9–11°C.
QUANDO DESIDERI: colorare la tua giornata un modo originale e piacevole. Un piccolo lusso quotidiano. Una scoperta da condividere con gli amici.
DIALOGO CON L’ARTE: l’etichetta è il volto di una donna, misterioso e sfuggente come la civiltà degli Elimi, antico popolo della Sicilia occidentale che fondò Entella, nell’area dove oggi si trovano i vigneti di Donnafugata. Anthìlia è il nome dato in epoca romana alla città di Entella in cima all’omonima Rocca. Anthìlia oggi è il nome di un vino che si identifica nel territorio antico da cui trae origine. È il primo vino ad essere stato concepito a Donnafugata e resta ancora oggi nel cuore di tanti estimatori.